Investimenti immobiliari a Punta del este

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SNOBISMI IMMOBILIARI – LA MODA DI COMPRAR CASA ALL’ESTERO

Nemo condomino in patria

Monolocali sul mare, ryad nel centro di Marrakech, ville capanna in Kenya. È mattone senza frontiere. Che fa status e rende.

di Mariella Boerci e Roberta Marilli

25/1/2006

A Sharm el Sheik, fra le palme e le bougainvillee di quella scenografia perfetta che è Coral Bay, ha appena acquistato la sua terza villa sul Mar Rosso Diego Della Valle. Per conto del fratello Andrea. Mentre risultano in lista d’attesa (ma per un appartamento) Luigi Abete, presidente della Bnl, e Jimmy Ghione, inviato di Striscia la notizia. In Marocco invece Imelde Cavalleri (Pinco Pallino) ha regalato uno spettacolare ryad al marito Stefano, proprio nella medina rosa di Marrakech, dove hanno comprato da poco anche Maria Sole Moratti Giuliani, lo stilista Romeo Gigli e Daniele Lorenzano, consulente Mediaset. Hanno preso casa, anzi chacra, a Punta del Este, in Uruguay, Paola Marzotto (che sta pensando anche a un appartamento a Buenos Aires), Roberto e Paula Berger (caffè Hag), l’imprenditrice Angela Sgaravatti e la regista Livia Giampalmo.

Egitto, Marocco, Uruguay: la seconda casa (intendendo talvolta la terza, la quarta e oltre) dI parte degli italiani è sempre di più all’estero, non soltanto nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Lo conferma l’ultimo rapporto dell’istituto di ricerca Scenari immobiliari: nel 2005 sono stati 18.900 gli immobili residenziali acquistati oltre frontiera, con un incremento del 14,2 per cento rispetto all’anno precedente (massimo storico dall’inizio degli acquisti immobiliari all’estero, che data dal 1991) e addirittura del 76,6 per cento se si confronta il dato con quello del ’95 (10.700 unità).

È boom, insomma, per il mattone senza frontiere lanciato qualche anno fa dai soliti mondani: da Marta Marzotto alle sorelle Carla e Franca Sozzani, a Flavio Briatore. Lo comprano italiani (almeno 300 mila, secondo stime) che Domenico De Masi, ordinario di sociologia alla Sapienza di Roma, definisce «un’avanguardia di intraprendenti pronti a cogliere sempre nuove opportunità».
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Maiorca: da 80 mila euro (monolocale di 45 metri quadrati in condominio) a 4 milioni di euro (villa a Old Bendinat, vicina al golf, con due dépendance per gli ospiti, piscina e giardino privati).

Edonistiche, culturali, finanziarie, per «soddisfare esigenze che non si fermano semplicemente all’aspetto della vacanza o dell’investimento». Anche se uno i suoi conti li fa. Con attenzione.

Come Paola Marzotto, proprietaria di una fazenda con 5 ettari di terreno a Punta del Este comprata, dice, «a un ottimo prezzo» e, per di più, esente da tasse «perché l’Uruguay è un paradiso fiscale oltre che naturale e climatico».
Non a caso inseguito da molti nonostante la distanza (hanno comprato i Rocca della Techint, l’imprenditore Giuseppe Cipriani, il finanziere Paolo Gentili, Anna Rusconi).
Tanto che in un anno i prezzi hanno subito un’impennata, pur restando ancora competitivi: una chacra con saloni, verande, sei stanze da letto e cinque ettari di terreno non arriva a 900 mila dollari. E, volendo, si affitta a prezzi da Costa Smeralda, tanto che più di un compratore ha investito in due chacre: con i proventi, una delle due «esce quasi gratis».
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Un commento su “Investimenti immobiliari a Punta del este”

  • Alessandro Mori

    Per maggiori dettagli su investimenti in Uruguay, Montevideo o Punta del Este e dintorni, potete contattare il +39 3332505170

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