Quali sono gli elementi chiave per puntare al rilancio del comparto real estate a Roma generando allo stesso tempo rendimenti economici e un impatto positivo sulla società?
Potrebbe essere questa l’occasione di ripensare tutti i nostri tessuti urbani assieme agli spazi abitativi residenziali? Era la domanda posta a Maggio 2020 in questo articolo su Linkedin
Per rispondere in modo concreto a questa domanda ho analizzato due casi studio specifici ad esempio indicativo di quanto possano essere incrementabili i valori residenziali con piccole ma significative mutazioni urbane nel territorio.
Come generare la crescita delle quotazioni immobiliari a Roma?
I Casi Studio di Piazza Mancini e Via Giolitti
Diversi casi emblematici possono essere presi ad esempio, su come la rigenerazione del territorio, attraverso la definizione di nuovi asset urbani, rilancierebbe le quotazioni immobiliari in modo assai rilevante sul tessuto edilizio circostante .
Su tutti, l’esempio di Piazza Mancini al quartiere Flaminio di Roma, nuovo polo culturale della capitale con baricentro nel museo d’arte moderna Maxxi e assi radiali di riferimento nelle vie Guido Reni, Vignola, Pinturicchio dove potrebbero essere sviluppate nuove forme di vivibilità di un territorio in continuità tra Villa Glori, Auditorium, Maxxi, Ponte della musica, Guido Reni District ( con la citta della scienza e la nuova cubatura residenziale prevista ) e gli assi di intersezione nelle vie Flaminia e Tiziano che intercludono le opere sportive di Nervi, lo stadio Flaminio e il Palazzetto dello Sport , opportunamente riqualificabili al fine di realizzare un nuovo polo sportivo nella capitale, a due passi dal centro storico. Una rete ciclabile e di micromobilità colloca l’area a 10 minuti da piazza di Spagna e nel cuore della Roma Barocca e Rinascimentale.

L’area che costituisce una risorsa strategica dell’intera ansa del Flaminio è difatti al centro del più ampio contesto di riqualificazione urbana denominato “Progetto Urbano Flaminio – Foro Italico” e possiede caratteristiche che si allineano esattamente alle indicazioni del PRG che incoraggia interventi su aree inutilizzate e/o sotto utilizzate all’interno della città urbanizzata senza alimentare il consumo di territorio. In questo scenario di riqualificazione i valori al Metroquadrato del caso studio Piazza Mancini, secondo una analisi effettuata dal nostro ufficio studi, potrebbero raggiungere un incremento anche del 50% restituendo una corretta collocazione dei valori relativi, rispetto al nascente polo culturale e rispetto alla vicinanza radiale al centro storico di Roma.




Altro interessante caso-studio che ci restituisce una fotografia del possibile incremento dei valori e della qualità urbana di un area e’ quello del quadrilatero interno all’area dell’Esquilino, ricompreso tra le vie Giolitti, Manzoni e Porta Maggiore, sulla cui Piazza si attesta il resto dell’acquedotto Romano e dove il Tempio di Minerva Medica verrebbe ad essere il fulcro di un estesa area pedonale tangente alla linea ferroviaria, mutando completamente la percezione e l’identità di un quartiere.

Al contempo, uno degli elementi di Architettura Romana, ad oggi meno percepiti in assoluto, diverrebbe vertice di una area maggiore, eventualmente pedonalizzata e servita dal tram sull’asse centrale di Via Conte Verde, posta tra la Piazza Vittorio appena riqualificata, la Piazza Dante con la nuova sede “Langley” italiana , e la villa Wolkonsky, trasformando di fatto un area depressa di un quartiere, in alcuni punti ad oggi quasi assimilabile al non luogo antropologico di Marc Augé, in area con prospettive completamente diverse, posta a 12 minuti di e-bike dalla Roma Rinascimentale del centro e qualche minuto a piedi dall’HUB freccia Rossa.



In uno scenario di questo tipo i valori immobiliari dei questa micro-zona, oggi fortemente depressi potrebbero arrivare a duplicare le quotazioni. La rigenerazione e trasformazione di un luogo come Il Fiat Center, che oggi risulta anacronisticamente inserito in questo contesto, non essendo una funzione essenziale e produttiva, verrebbe ad essere declinata diversamente, potendo optare ad esempio per un cambio destinazione d’uso verso Residenziale , lasciando spazio e luogo alle dinamiche di gentrificazione che si innescherebbero.
