Come si presenta il mercato del Real Estate nell’Italia era Covid ?
Potrebbero convergere molti capitali finanziari, privati e non, nel comparto real estate, generando un semplice rimbalzo rispetto a questi primi 2 mesi Covid ? O potrebbe definirsi una nuova tendenza ?
Potrebbe generarsi una caduta dei prezzi di locazione ( molta offerta proveniente dai segmenti short terms riconvertiti a long terms ) ma al contempo una crescita della domanda di acquisto ?
Ho la sensazione che ci sarà molta richiesta di spazi abitativi con un ulteriore portata legata alle nuove funzioni che la casa dovrà svolgere in previsione di un eventuale perdurare di criticità – Covid .
Gli spazi abitativi dovranno rispondere anche a nuove istanze . Questo potrebbe mutare le dinamiche del mercato ?
Le nostre case stanno già cambiando e questo ci fa riscoprire delle sue parti che non conoscevamo . Quali saranno le relazioni tra casa e città ?
Come evolve il concept-spazio abitativo oggi ?
La concezione di casa come cellula risale al periodo fine ‘800 , primi ‘900 e la maggior parte dell’abitato che conosciamo oggi risale a questo periodo. La densificazione verificatasi successivamente non risponde più ad istanze contemporanee.
Dove possiamo ritrovare alcuni spazi vitali ? Lo spazio pubblico dovrà’ essere ripensato per essere uno spazio da condividere e da utilizzare con nuove funzioni. ( Vedi articolo su: Riqualificazioni aree verdi – Roma – Flaminio – Villaggio Olimpico )
Potrebbe essere questa l’occasione di ripensare tutti i nostri tessuti urbani assieme agli spazi abitativi residenziali.
Il 50 % della popolazione vive in città . Questo da luogo ad una considerazione : vedere gli spazi urbani come si presentano oggi, ci indica come potremmo ripensare questi ambienti e renderli molto più qualitativi.
Ma ci sara’ bisogno di investimenti per pianificare una ripartenza che tenga conto di questo potenziale miglioramento urbano.
Nell’abitare urbano emergono le disuguaglianze tra casa e casa .
Da un lato noi architetti dovremmo ripensare l’abitare in relazione alle attività umane emergenti, riflettendo al contempo su come eliminare le condizioni di disagio di chi non dispone di spazi privati propri, attraverso una progettazione dello spazio pubblico anche in quest’ottica. (Il tema dell’equità sociale, centrale secondo Stefano Boeri ) . Dall’altra per chi si occupa di real estate e’ necessario comprendere come puo essere reinterpretato il grande volume di edificato rigenerabile.
Lo smart-working sara’ un modello per la buona politica ambientale ?
Porterebbe un beneficio alla salute diminuire traffico, inquinamento e alimentazione e utilizzare nuove forme di mobilità rese maggiormente possibili nei tessuti urbani cosi come li vediamo oggi ? Come cambierà’ la casa dopo 200 anni ? I balconi, le finestre, le porte, possono diventare uno spazio da re-immaginare.
L’edilizia convenzionata delle periferie consumate nel suolo come possono essere ripensate? Come possiamo rigenerare i nostri spazi per ripensare il rapporto con la città ?
Un utilizzo del paesaggio consapevole ci induce a riflessioni sul cambiamento delle nostre case. Il verde che entra nelle case e’ un desiderio diffuso , la soglia che ruolo gioca ?
Emergerà un tema di sanità e igene nelle case . Il tema della ventilazione assume un altro significato oggi. Una casa ermeticamente sigillata, da un lato la rende meno energivora ma dall’altro ne impedisce il ricambio d’aria cui aravamo abituati prima . Come potrebbe incidere questo aspetto sulle nostre emergenti necessità di maggiore pulizia dell’aria ? La sostenibilità deve tenere conto anche di questo evitando una deriva che porti a sigillare l’involucro.
La casa diventa uno spazio flessibile. Utilizzato trasversalmente . Bisogna ripensare gli spazi che possono essere manipolati per ricavarne nuove funzioni.
Le finestre possono diventare spazi che si armano di funzioni nuove che danno valori nuovi. Si interfacciano con l’esterno. Come si relaziona questo luogo con la citta’ ? Luogo per osservare ciò che ci e’ sempre sfuggito o che prima non era percepito ( Arch. Luca Carra )
I borghi dei centri storici Italiani, importanti per la cultura del nostro paese possono tornare ad essere vissuti ? Puo essere riportato il lavoro in questi luoghi attraverso le nuove modalità con cui possiamo renderci efficienti oggi ?
La tematica e’ affrontabile in modo ampio e trasversale da un punto di vista architettonico , sociale ma anche come visione delle nuove dinamiche che influenzeranno il comparto del Residenziale . Ripensare la qualità ambientale in termini di benessere collettivo anche in relazione agli spazi che ciascuno di noi potrà utilizzare e’ la grande sfida, con una notevole portata per il mercato del Real Estate. Quale il valore aggiunto agli asset immobiliari residenziali, commerciali e direzionali in uno scenario di questo tipo ?