Il condono edilizio ha avuto un impatto positivo sul mercato immobiliare, permettendo la regolarizzazione di numerosi immobili che altrimenti sarebbero rimasti fuori mercato o avrebbero avuto un valore inferiore.Questo ha rappresentato un sollievo per molti proprietari.
Tuttavia, il condono ha sollevato critiche per aver premiato chi ha violato le norme, incentivando speculazione edilizia e abusivismo. Il salva-casa 2024, però, non riguarderà edifici completamente abusivi.
E’ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 30 maggio il decreto-legge 69/2024, più conosciuto come “decreto salva casa 2024“, con nuove misure di semplificazione per favorire la regolarizzazione delle “lievi difformità edilizie”.
Investe potenzialmente oltre il 50% del patrimonio immobiliare italiano e consentirà la sanatoria edilizia di molti interventi di trasformazione interna eseguiti senza titolo (adeguamento delle finestre, tramezzi spostati, aperture non conformi ai permessi edilizi, verande, soppalchi, parti strutturali aggiunte e non documentate, dettagli architettonici).
Ecco le tre tipologie di difformità (o tre livelli crescenti di irregolarità) che potranno essere sanate con il condono edilizio 2024:
- le difformità formali, derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile;
- le difformità edilizie interne risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione o segnalazione, rendendo oggi difficile comprovare lo stato legittimo dell’unità immobiliare;
- le difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della doppia conformità che, richiedendo la conformità alla disciplina edilizia vigente sia al momento di realizzazione dell’intervento sia al momento della richiesta del titolo, non consentono di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi qualificati come parziali difformità, risalenti nel tempo, pur se conformi agli standard urbanistici.
Non sono sanabili gli interventi eseguiti in totale difformità dal permesso di costruire o dalla SCIA straordinaria, quelli senza tali titoli o con variazioni essenziali al progetto approvato. Le misure di prevenzione e sanzione del D.P.R. 380/2001 rimangono invariate. Il condono 2024 esclude le variazioni essenziali, come quelle che influenzano la stabilità dell’immobile senza permessi. Saranno regolarizzati gli interventi autorizzati e con certificato di agibilità. Ad esempio, sarà condonato lo spostamento di un tramezzo, ma non l’aggiunta di pilastri o l’allargamento di un balcone senza permesso. Anche la facciata esterna allargata di pochi centimetri sarà sanata.
Le verande in edilizia libera
Secondo il decreto salva casa sono da considerare in edilizia libera:
- le vetrate panoramiche amovibili (VePA) anche per i porticati rientranti all’interno dell’edificio
- le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia composta da tende anche a pergola, addossate o annasse agli immobili, purché non determino spazi stabilmente chiusi e non abbiano un impatto visivo e ingombro apparentemente disarmonici