Palazzo Albertoni Spinola una gemma del Rinascimento nel centro storico di Roma

Palazzo Albertoni Spinola

La sua posizione sulla Piazza Campitelli e gli elementi architettonici, come un'opera di prospettiva forzata e un giardino pensile sul tetto, lo rendono affascinante anche in una città ricca di bellezze.  La casa della famiglia Albertoni, realizzata dall' architetto Girolamo Rainaldi, è una struttura intrigante dove le parti più antiche, chiamate Palazetto, si mescolano con il grande Palazzo in modo sorprendente, confondendo i visitatori sulla loro ubicazione.  Il Palazzetto all’interno di Palazzo Albertoni Spinola è stato progettato dal grande architetto rinascimentale Giacomo della Porta.

La storia e la prospettiva

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La facciata del Palazzo, rivolta verso piazza Campitelli, fu realizzata tra il 1603, e gli anni immediatamente successivi, con alcuni interventi alla fine del 1616. L’opera fu commissionata dal marchese Baldassarre Paluzzi Albertoni a Giacomo della Porta (ca. 1540-1602), in un’area di probabile ricostruzione tra i palazzi De Rossi (poi Cavalletti) e Capizucchi.
L’opera di Della Porta comportò il progetto e la realizzazione delle strutture portanti e delle partizioni interne del grande edificio, negli anni tra il 1560 e il 1580. In particolare il progetto, che l’architetto Rainaldi portò a termine dopo la morte della Porta, comportò:

A) l’integrazione dei due corpi del Palazzo, consentendo al Palazzetto (unita’ piu’ piccola) di estendersi nella nuova costruzione senza che chi le viva possa percepire di trovarsi nell’una o nell’altra
unita’;

B) l’effetto di aver mantenuto ed aver generato una prospettiva diretta dal portone del Palazzetto sull’ingresso dell’odierna Santa Maria in Campitelli (sito
ove vi era l’antica casa natale della Beata Ludovica Albertoni).
Infatti,come accennato, la galleria d’ingresso del palazzo presenta un andamento ortogonale nel collegamento tra la piazza ed il cortile interno e determina un effetto visivo per cui allontanandosi a ritroso dal portone principale di ingresso del Palazzo su Piazza Campitelli, l’antistante entrata della Chiesa comincia a “spostarsi” da sinistra verso destra fino a coincidere perfettamente solo quando si raggiunge la soglia del portone del Palazzetto;

Ciò’ in effetti dimostra pienamente l’intenzione prospettica voluta dal Della Porta che mette in relazione i due corpi di fabbrica realizzati in tempi distinti.

C) l’utilizzo dell’antico giardino segreto pensile del Palazzetto dal primo piano del Palazzo, rendendo questa unità un immobile unico nel suo genere. 

Nel 1603, infatti, il cavaliere Baldassarre Paluzzi Albertoni chiese il permesso di costruire la nuova facciata, ampliando l’area della proprietà esistente verso la piazza e allineando il nuovo muro con l’angolo dell’adiacente palazzo Capizucchi. Nel 1616 richiese un ulteriore permesso per costruire, sopra la porta posteriore del suo palazzo e sopra il vicolo, un arco per consentire il passaggio ai suoi “vicini più prossimi” che in quel periodo stavano effettuando ulteriori ristrutturazioni (è l’arco costruito nel retro, all’esterno dell’edificio, all’altezza del primo piano).
Il Palazzo, rimasto per più di un secolo di proprietà dei discendenti della Famiglia Altieri, fu sopraelevato con un quarto piano oltre al sottotetto, e fu venduto intorno al 1808 dal principe Paluzzo Altieri ad un famoso generale spagnolo, Manuel Godoy y Alvares de Faria Ríos Sánchez Zarzosa, principe di Paz de Basano (1767-1851). 

Successivamente l’edificio passò al cardinale Bartolomeo Pacca (1756-1844) che lo abitò saltuariamente almeno dal 1819. Dopo la morte di Pacca il Palazzo rimase per cinquant’anni ai suoi nipoti che ne affittarono parti ai loro conoscenti tra cui i cardinali Giacomo Piccolomini e Giacomo Antonelli.
Successivamente, nel 1886, l’edificio fu venduto dai discendenti dei Pacca alla contessa Carolina Portalupi (1852-1891) che lo restaurò. Successivamente la Contessa lasciò il Palazzo ai suoi diretti discendenti, i marchesi genovesi Spinola, Maria Antonietta e Bonifacio. Maria Antonietta Spinola sposerà poi il noto politico Mario Cingolani (1883-1971), mentre Bonifacio Spinola sposò la sua cugina di secondo grado, la contessa Marina Baldeschi (1895-1983)].

Famiglia Spinola


La famiglia Spinola è una delle famiglie genovesi più antiche e importanti, che dominò la storia di Genova, in Italia, durante il grande periodo della città-stato, dal XII al XIV secolo. Gli Spinola fornirono numerosi consoli al comune aristocratico “consolare” del XII secolo.
Gli Spinola si distinsero come soldati, prelati, ambasciatori, santi, eroi e letterati con legami familiari all’interno del Vaticano.

Carlo Spinola
Il beato Carlo Spinola (1564 – 10 settembre 1622), noto anche come Carlo Spinola, è stato un missionario gesuita genovese, martire missionario in Giappone.

Papa Benedetto XV
(21 novembre 1854 – 22 gennaio 1922), nato Giacomo Paolo Giovanni Battista della Chiesa, cugino di Maria Antonietta Spinola, fu Papa dal 3 settembre 1914 alla sua morte nel 1922. Il suo pontificato fu in gran parte oscurato dalla prima guerra mondiale e le sue conseguenze politiche, sociali e umanitarie in Europa.

Matilde di Canossa
(1046 – 24 luglio 1115), fu una potente feudataria dell’Italia settentrionale e la principale sostenitrice italiana di papa Gregorio VII durante la controversia per le investiture. Inoltre, fu una delle poche donne medievali ad essere ricordata per le sue imprese militari, che le permisero il dominio su tutti i territori a nord degli Stati della Chiesa.

Gianluca Spinola
era un partigiano italiano, discendente da una nobile famiglia genovese, che fu fucilato dai tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale. Partecipò volontario alla resistenza per la liberazione dell’Italia e attaccò le schiaccianti forze tedesche a Castel s. Giminiano. Fu circondato e fatto prigioniero il 2 giugno e ucciso il 14 giugno 1944.

Arte & Architettura di Palazzo Albertoni Spinola

Il Grande Architetto Giacomo Della Porta


Giacomo Della Porta (c. 1533 – 1602) fu uno dei più importanti architetti e scultori italiani, che lavorò a molti importanti edifici di Roma, tra cui la Basilica di San Pietro. Nacque a Porlezza, in Lombardia, e morì a Roma.
Della Porta fu influenzato e collaborò con Michelangelo e Giacomo Barozzi da Vignola, suo insegnante di architettura. Dopo il 1563 eseguì i progetti di Michelangelo per la ricostruzione degli spazi aperti del Campidoglio o del Campidoglio completando la facciata e le gradinate del Palazzo Senatorio e la Cordonata Capitolina (la gradinata con rampa fino alla piazza del Campidoglio).
Dopo la morte del Vignola nel 1573, Della Porta continuò la costruzione del Gesù, chiesa madre dell’ordine dei Gesuiti, e nel 1584 ne modificò la facciata su proprio progetto.
Dal 1573 fu responsabile della costruzione in corso della Basilica di San Pietro e successivamente, in collaborazione con Domenico Fontana, completò la cupola di Michelangelo tra il 1588 e il 1590.
L’impronta geniale di Giacomo della Porta nel progetto di Palazzo Albertoni Spinola si rivela innanzitutto attraverso l’integrazione delle due unità che consente all’antico Palazzetto di estendersi senza soluzione di continuità nella nuova costruzione; secondo nella creazione di vedute prospettiche dall’ingresso dell’antico edificio alla Chiesa di Santa Maria in Campitelli, attraverso l’andamento diagonale nel nuovo cortile del Palazzo e terzo con la fruizione del giardino segreto del Palazzetto anche dal primo piano del nuovo Palazzo.

Gli Affreschi

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Garden Suite

La prestigiosa Garden suite si trova al primo piano del Palazzetto con ingressi dal primo piano dello scalone 
La casa misura 437 mq interni e il rigoglioso giardino è complessivamente di oltre 177 mq

Ambassador Suite

La maestosa Ambassador Suite si trova al secondo piano del Palazzetto ed è composta da 325 m2 e 70 mq  di terrazze e balconi. La terrazza sopra la camera da letto principale è di 41,9 m2 con una bella vista sul quartiere e sull’Altare della Patria. Inoltre, c’è un piccolo balcone per due persone con vista sul giardino.

Executive Suite

L’incantevole Executive Suite si trova al piano rialzato del Palazzetto. La suite executive si estende su 159 m2 ed e’ collegata alle aree comuni e i diversi accessori extra lusso del palazzo

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