Roma Balduina Via Massimi - Villa d'epoca in vendita

1800 mq

Frazionabili

7 unità residenziali

Roma Villa Massimo sviluppo Unità residenziali

Prospetto frontale

Unità A B C D
Unità F
Unita G
Prospetto Sud

Prospetto Laterale

Unità A B C D
Unità F
Unita G
Unità F
Prospetto Ovest

Prospetto laterale

Unità A B C D
Prospetto Est

Roma villa massimo - prospettiva laterale

Prospettiva laterale

Unità E
prospetto Est

progetto di sviluppo

7 unità residenziali e SPA

Villino unità A-B-C-D

Superfice commerciale mq 1050
4 unità residenziali

Villino unità E

Superfice commerciale mq 150
1 unità residenziale
su due livelli

Fabbricato 1 unità F

Superfice commerciale 310 mq 1 unità residenziale
su tre livelli

Fabbricato 2 unità G

Superfice commerciale 240 mq 1 unità residenziale
su tre livelli

Villino unità A-B-C-D

4 unità residenziali realizzabili attraverso frazionamento interno mantenendo la morfologia originaria neoclassica del corpo di fabbrica . Le piante sviluppano una superfice di ampia metratura adatta ad intercettare una domanda abitativa qualitativa in zona di pregio. Accessori Garage e zona SPA comune al piano seminterrato costitusicono un valore aggiunto al progetto.
Superfice complessiva 960 mq

Superfice Terrazze e porticati mq 300

Pianta Piano SI

Spazio SPA 162 mq

Pianta Piano Terra

mq 186 oltre Patio esclusivo

Pianta Piano 1

mq 197 oltre terrazza

Pianta Piano 2

mq 154 oltre terrazza esclusiva

Pianta Attico e coperture

24 mq con terrazza esclsuiva

Villino unità E

1 unità residenziale su due livelli

Villino urbano dal concept contemporaneo, realizzabile con massima efficenza energetica e volumi ampi. Un area verde privata si attesta sui fronti Est e Sud

Superfice commerciale mq 150 oltre ad una grande terrazza di copertura
Superfice a verde privato mq 112

Piano Terra mq 75
Piano Primo mq 75
Piano Coperture mq 92 terrazze

Superfice commerciale mq 260

Il fabbricato presenta tre piani fuori terra ed un piano coperture a terrazza.

Le superfici di 86 mq per piano stabiliscono un criterio di usabilità versatile, rivolto ad un utenza anche non necessariamente familiare. Possono essere realizzati spazi open e\o stanze ospiti.

Piano Terra mq 86
Piano Primo mq 86
Piano Coperture mq 60 terrazze
Porticati mq 30

Complesso unità F

Complesso unità G

Superfice commerciale mq 190

Il fabbricato presenta 1 piano fuori terra ed un piano coperture a terrazza.

La superficie di 86 mq risponde ad un istanza tipicamente residenziale per giovani coppie, eventualmente piccoli nuclei familiari. In questa variante ad un piano solo si realizza anche una terrazza a livello.

Piano Terra mq 86
Piano Coperture mq 86 terrazza

Planimetrie catastali dello stato dei luoghi

Richiedici ulteriori informazioni o contattaci allo 0698184453

Il contesto

Via Massimi nella zona nord di Roma e’ un area a forte vocazione residenziale con un buon rapporto tra edificato e spazi verdi.

Balduina

Quartiere posto sul versante sud di Monte Mario, il monte più alto di Roma con 139 metri di altezza, Balduina e’ tra le zone di Roma con miglior clima in assoluto grazie al eccellenti dinamiche di ventilazione specialmente apprezzate nelle torride estati Romane.

Area caratterizzata da interventi di edilizia di alto livello, dalla palazzina di piazza Socrate“ con residenti stranieri e vip, tra terrazze super panoramiche con vista cupola di San Pietro e piscine nascoste sui tetti alla “terrazza Fedro“, fino alle “Terrazze della Balduina” di via Lattanzio.

L’asse di via Cadlolo si appresta a diventare il boulevard di lusso del quartiere. Oltre agli interventi già citati, l’area vede la presenza di Villa Miani, che ha recentemente rinnovato l’elegante muro di cinta esterno, l’hotel a cinque stelle Walford Astoria, che ospita l’unico ristorante a tre stelle Michelin di Roma, “La Pergola“, e poi altre ville abitate da personaggi noti e produttori cinematografici.

Genesi del quartiere Balduina

La zona si sviluppa, fuori dal piano regolatore del 1909, con un primo intervento a villini, in base a convenzione urbanistica del 1920.  Preesitenze si rintracciano lungo la via Trionfale, villa Monte Mario, villa Stuart, dove erano presenti dimore piu o meno pregiate, casini e casali quali il Casino degli Spiriti.

Ad esito del piano regolatore del Sanjust, voluto dal sindaco Nathan e con le successive modifiche apportate nel 1920 al regolamento speciale edilizio del 1911 e con la variante generale al piano regolatore messa a punto negli anni 1925-’26 e in gran parte recepita dal piano regolatore del 1931, si passò ad una edificazione più intensiva della zona che, dal 1940, divenne di proprietà della Società Generale Immobiliare.

Le varianti urbanistiche incrementarono notevolmente i pesi insediativi, portando al completamento dei prospetti su viale Tito Livio e su viale delle Medaglie d’Oro, per poi estendersi alle aree circostanti.

Durante gli anni 50 venne ebbe luogo il diffuso fenomeno dell’edificazione di palazzine d’affitto attraverso la costituzione di cooperative edilizie. Le cooperative erano omogenee per categoria professionale dei soci (giornalisti, magistrati, ufficiali, dipendenti di vari ministeri, ecc.) e iscritte all’elenco del Ministero dei lavori pubblici sotto forma di società per azioni o a responsabilità limitata, finanziate dai soci stessi e integrate con un contributo statale variabile e l’accensione di mutui agevolati (ad esempio con la Cassa Depositi e Prestiti). I primi fenomeni di cooperativismo costruttivo si verificano nei lotti rimasti vuoti tra i villini dell’anteguerra sui viali delle Medaglie d’oro e Tito Livio, poi sulla nuova via della Balduina, che allora si fermava all’incrocio con via Ugo De Carolis proseguendo da lì con uno sterro, o ancora partendo dalla lottizzazione di piazza della Balduina lambendo anche i casali e le piccole fattorie di agricoltori che ancora lavoravano nella zona, alcuni vendendo le loro merci al mercato di piazza Mazzaresi (in seguito coperto) o in quello di via Vegezio.

Negli anni sessanta ebbero lugo  fenomeni di edilizia intensiva: le palazzine si espansero su tutto il versante della collina attestandosi da un lato lungo la ferrovia umbertina Roma-Viterbo e dall’altro alla dorsale segnata dalla via Trionfale che a quest’altezza perde la sua numerazione cardinale per assumere quella indicante la distanza metrica progressiva dal Campidoglio. Le tecniche costruttive dell’epoca, insieme all’orografia del luogo e alla disponibilità di argilla, caratterizzarono molti progetti del tempo con l’esecuzione di grandi muri perimetrali in tufelli scuri a tenere il terrapieno sul quale poi sorgevano in quota le palazzine, dando talora ai piani terra la conformazione di giardini pensili. Altra caratteristica divenne poi l’abbondante presenza di scalinate, scalee o rampe in travertino a unire strade a quote diverse o a completarne alcune.

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