Antico Palazzo Petrucci – Provincia di Lecce – Trepuzi,
gioiello dell’architettira cinquecentesca
Storia
Antico Palazzo Petrucci nel centro storico di Trepuzi, gioiello dell’architettira cinquecentesca. Edificato a partire dal XVI secolo, il palazzo è ubicato nel nucleo antico del paese, accanto alla chiesa Madre. Dal 1998 è stato riconosciuto di interesse storico ed artistico.
Esterno
L’edificio in carparo si articola in due corpi: l’uno più antico, adiacente al sagrato della chiesa, si sviluppa su due livelli, l’ultimo dei quali è incompleto, privo di copertura, ed ornato da decorazioni scultoree; l’altro corpo, quello alla destra del portale d’ingresso, è costituito da due piani che corrispondono in altezza al piano terreno del corpo di fabbrica di cui sopra.
Sulla facciata principale si apre una portale bugnato con arco a tutto sesto, sormontato dallo stemma della famiglia Petrucci-Giugni e arricchito da mensole decorate con motivi naturalistici. Lo stemma, realizzato in carparo, è costituito da uno scudo in cima al quale sono raffigurati due elmi con cimiero, rivolti l’uno verso l’altro. Sul lato sinistro dello scudo è visibile un’aquila con la testa coronata ed una pietra tra gli artigli (a simboleggiare il nome della famiglia). Sul lato destro vi sono tre zampe di capra.
Alla sinistra del portale d’ingresso si aprono una finestra e una porta-finestra sormontate da timpani mistilinei con volute. Al primo piano è presente una loggia con balaustra lapidea impostata su mensole scolpite.
L’Interno e la corte
Il palazzo si compone sostanzialmente di tre parti:
1. il corpo centrale, di maggior pregio e di rappresentanza, per così dire, con un giardino/agrumeto interno;
2. sempre sul lato di facciata ,una serie di locali al piano terra e seminterrati (le vecchie scuderie, magazzini e rimesse) e di stanze al piano superiore
3. vi sono poi delle stanze accessibili solo dalla strada laterale, edificate in un secondo tempo.
Dal Corso Umberto si accede mediante Portone sulla facciata ad una atrio di d’ingresso per mezzo del quale si accede all’ingresso principale della casa e ad una coppia di magazzini laterali.
Dall’ingresso interno della acsa si accede ai relativi vani prospicenti ad esso ed alla corte interna ( agrumeto ) La divisione interna comprende un ingresso soggiorno con salotto – galleria;
da destra in senso antiorario si accede ad una biblioteca, una camera da letto, una cucina abitabile con dispensa, 5 camere (in continuità ) disimpegni e servizi . Dalla corte centrale caratterizzata da un’affascinante agrumeto si accede ad una sezione dell’immobile, in capo ad altra proprietà
Architettura
L’interno è caratterizzato da vari ambienti, tra i quali si distingue una stanza, facente parte del nucleo originario dell’edificio, coperta da volta a botte lunettata con peducci decorati e una porta sul cui architrave, in un cartiglio si legge: DOMVS FREQVENTATA DVLCESCIT / ET MALE CONTINVATA / TAEDIVM PARIT / 1601 ( “La casa quando è frequentata diviene dolce, quando è abbandonata produce noia”)
La Biblioteca
Il palazzo ospita la biblioteca privata della famiglia, nella quale si raccolgono, disposti all’interno di scaffali del XVIII secolo e in piccoli armadi a vetrata stile Ottocentesco, libri editi in un periodo compreso tra la seconda metà del XVI e l’inizio del XX secolo. Si tratta per lo più di opere di argomento giuridico-legislativo e storico-umanistico
La corte
all’interno dell’edificio su tre lati giace una corte giardinata di singolare bellezza, che caratterizza l’architettura di questo importante palazzetto .
Per ulteriori informazioni contattare il numero 333.2505170 ( Arch. A. Mori ) o inviare una richiesta via email all’indirizzo: info@studiofori.com
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Galleria Fotografica
Segnalato come luogo d’arte da ansa.it > Ansa ViaggiArt
Palazzo Petrucci a Trepuzi informazioni Wikipedia